GUIDA AUTONOMA: A CHE PUNTO SIAMO?

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Immagine di una moderna auto a guida autonoma su una strada futuristica, con il titolo 'Guida autonoma: a che punto siamo?'"

Le auto a guida autonoma sono il futuro? I costruttori procedono nella sperimentazione e omologazione; i modelli del listino sono sempre di più. Le legislazioni si stanno adeguando. Facciamo il punto.


Sommario

  • Che differenza c’è tra Guida Autonoma e assistita?
  • A che punto è la legislazione europea?
  • Come si stanno muovendo i Paesi europei sulla Guida Autonoma?
  • Quali regole ci sono in Italia sulla Guida Autonoma?
  • Cosa dovrà fare l’Italia in tema di Guida Autonoma?
  • Come si stanno muovendo i marchi costruttori?

Che differenza c’è tra Guida Autonoma e assistita?

Un veicolo a guida autonoma è in grado di circolare autonomamente (senza conducente) oppure con la sua supervisione: in alcune condizioni il controllo dell’individuo si rende necessario.

Poiché, attualmente, manca una normativa adeguata, le automobili sul mercato (anche le più sofisticate) offrono funzionalità di guida assistita. Grazie a sensori avanzati come il LIDAR (Light Detection and Ranging) e telecamere, il veicolo può eseguire alcune azioni automaticamente, ma il guidatore deve mantenere il pieno controllo e la responsabilità.

I livelli di guida autonoma si classificano da 0 a 5:

  • Livello 0: Nessuna automazione. Il conducente controlla tutto.
  • Livello 1: Assistenza al conducente (es. cruise control adattivo).
  • Livello 2: Automazione parziale: il veicolo può sterzare e accelerare, ma il guidatore deve essere pronto a intervenire.
  • Livello 3: Automazione condizionata: il veicolo gestisce alcune situazioni, ma il guidatore deve riprendere il controllo su richiesta.
  • Livello 4: Automazione alta: il veicolo può operare autonomamente in determinate aree.
  • Livello 5: Automazione completa: nessun intervento umano richiesto.

A che punto è la legislazione europea?

La più recente decisione dell’Unione Europea è del luglio 2022: è stata approvata la normativa UN-ECE R-157, che consente l’utilizzo in Europa di veicoli con tecnologia a Guida Autonoma di Livello 3 (solo in determinate situazioni e fino a precise velocità).

Un punto cruciale è stata la modifica della Convenzione di Vienna, che disciplina la circolazione internazionale. Con l’introduzione dell’articolo 34-bis, si stabilisce che:

“Il requisito che ogni veicolo in movimento deve avere un conducente è considerato soddisfatto quando il veicolo utilizza un sistema di guida autonoma conforme a regolamentazioni tecniche nazionali”

Questa modifica è un passo decisivo per permettere la diffusione della guida autonoma in Europa.


Come si stanno muovendo i Paesi europei in tema di guida autonoma?

  • Germania: Il primo Paese ad autorizzare veicoli di Livello 3. Tuttavia, l’uso è limitato a specifiche condizioni e velocità.
  • Spagna: Con il Real Decreto 817/2023, ha creato una sandbox normativa per sperimentare l’intelligenza artificiale legata alla guida autonoma in un ambiente controllato.
  • Regno Unito: Con l’approvazione del Automated Vehicles Act (20 maggio 2024), sarà possibile vedere veicoli autonomi in circolazione dal 2026.

Una timeline che illustra il progresso europeo potrebbe aiutare i lettori a comprendere meglio lo sviluppo legislativo.


Quali regole ci sono in Italia sulla Guida Autonoma?

In Italia, il riferimento normativo principale è il Decreto Smart Road (28 febbraio 2018). Questo permette l’omologazione di veicoli con sistemi di guida autonoma fino a Livello 2.

La responsabilità rimane interamente del conducente, e la guida è considerata collaborativa tra umano e veicolo. Non sono ancora consentiti veicoli con automazione più avanzata, come quelli di Livello 3.

Cosa dovrà fare l’Italia in tema di guida autonoma?

Per aprirsi alla guida autonoma, l’Italia dovrà:

  1. Recepire le normative europee: Modificare l’art. 46 del Codice della Strada, che parla esclusivamente di guida umana.
  2. Creare infrastrutture intelligenti: Le smart roads dovranno essere in grado di comunicare con i veicoli autonomi.
  3. Adeguare il sistema assicurativo: Introdurre nuove regole per responsabilità e risarcimenti.

Come si stanno muovendo i marchi costruttori?

  • Mercedes: Ha omologato il sistema Drive Pilot di Livello 3, disponibile in alcuni mercati.
  • BMW: Offre il dispositivo Personal Pilot L3, operativo fino a 60 km/h in autostrade. Inoltre, nello stabilimento di Dingolfing, utilizza sistemi di guida autonoma per spostare le vetture durante la produzione.
  • Ford: Ha approvato il sistema BlueCruise per l’uso su 133.000 chilometri di autostrade europee, inclusi alcuni tratti italiani.

Prospettive future

Le auto a guida autonoma promettono di ridurre gli incidenti stradali, migliorare la mobilità urbana e abbassare i costi operativi dei trasporti. Tuttavia, ci sono sfide:

  • Etiche: Come gestire incidenti con responsabilità condivisa tra uomo e macchina?
  • Sociali: Quale sarà l’impatto sui posti di lavoro?
  • Tecnologiche: Le infrastrutture attuali saranno sufficienti?

Conclusione

L’Europa e l’Italia stanno affrontando una trasformazione epocale. La legislazione si sta adeguando, ma rimangono numerosi ostacoli tecnici e normativi.

Saremo pronti ad affidare la guida alle macchine? E voi, cosa ne pensate del futuro della mobilità? Condividete la vostra opinione nei commenti!

Scritto da Alvise Marco Seno

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