Ritiro Massiccio e Test Falsificati: Toyota e Daihatsu Scuotono il Mercato Automobilistico

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Toyota annuncia il ritiro di 1,12 milioni di veicoli per problemi agli airbag, mentre Daihatsu interrompe le vendite per test di sicurezza alterati

Il 2023 non ha riservato una conclusione favorevole per Toyota, che si è vista costretta a proclamare un massiccio ritiro globale di oltre un milione di automobili a causa di problematiche legate agli airbag. Nel frattempo, Daihatsu Motor, che ha cessato le sue operazioni nel mercato europeo da tempo, ha sospeso le vendite di tutte le sue auto. Questa decisione deriva dalla scoperta di test di sicurezza manipolati, che hanno coinvolto un totale di 64 modelli di diverse marche appartenenti al gruppo.

Sommario:

  • Daihatsu sospende le vendite per test di sicurezza alterati
  • Toyota ordina il ritiro di 1,12 milioni di veicoli per airbag pericolosi per i bambini

Test sulla sicurezza e crash-test fallati

Daihatsu ha interrotto globalmente la distribuzione dei suoi veicoli, tanto a livello nazionale quanto internazionale, a seguito delle rivelazioni di una commissione indipendente di sicurezza guidata da Makoto Kaiami. Questa commissione, istituita a causa di irregolarità precedentemente identificate, ha portato alla luce una situazione estremamente grave. Sono state riscontrate ben 174 anomalie in 25 differenti categorie di test, incluse quelle relative ai rivestimenti delle portiere e ai crash test laterali. In totale, sono coinvolti 3 motori e 64 modelli di veicoli, appartenenti a marchi come Daihatsu, Toyota, Mazda e Subaru. Di questi, 22 modelli e un motore appartengono a Toyota.

Le manipolazioni nei test di Daihatsu sono principalmente legate ai crash test laterali. La compagnia ha comunicato di aver utilizzato airbag di qualità superiore per i veicoli impiegati nei test, per poi passare a componenti di qualità inferiore nei modelli effettivamente venduti, una volta ottenuta l’omologazione. Le pratiche fraudolente, secondo quanto emerso, sarebbero iniziate nel 2014, anche se alcune irregolarità risalgono addirittura a un modello del 1989.

L’unica nota positiva è che nessuno dei modelli implicati è stato venduto in Europa, ma i consumatori in Giappone, America del Sud e Sud-Est asiatico non sono stati altrettanto fortunati. Daihatsu, che rappresenta il 7% del gruppo Toyota, sta pianificando una profonda ristrutturazione interna in seguito a questo scandalo, che potrebbe ampliarsi ulteriormente dopo l’annuncio di ispezioni mirate da parte del ministero dei trasporti giapponese.

La sicurezza dei bambini compromessa

Per quanto riguarda Toyota, l’azienda ha annunciato un ampio ritiro di 1,12 milioni di auto a causa di un problema con un sensore degli airbag, che potrebbe compromettere la sicurezza dei bambini occupanti il sedile del passeggero. Il problema sta nel fatto che il sensore potrebbe non distinguere correttamente tra adulti e bambini, con il rischio di non adeguare l’intensità dell’esplosione degli airbag. I modelli interessati, prodotti tra il 2020 e il 2022, includono nomi noti come RAV4, Corolla, Avalon, Camry, e alcuni modelli Lexus. Questo ritiro segue una prima fase già avviata negli USA, che però riguardava un numero limitato di RAV4.

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