Nuovi Incentivi per l’acquisto dei veicoli 2022

Si apre una nuova finestra per comprare auto elettriche o ibride: al via i nuovi contributi fino a 7.500 Euro

Dalle ore 10:00 del 2 Novembre si aprirà una nuova finestra per comprare veicoli poco inquinanti, in sostanza auto elettriche o ibride. I contributi sono dedicate in particolare a cittadini con reddito sino a 30.000 Euro.

Per poter avere questi contributi sarà necessario prenotarsi sulla piattaforma ecobonus.mise.gov.

Si potranno avere sino a 7.500 Euro di contributi in caso di rottamazione o 4.500 Euro senza rottamazione, se si acquista un veicolo che su listino ha un prezzo pari o inferiore a 35.000 Euro (iva esclusa) e con emissioni comprese in fascia 0-20g/Km CO2.

Se si desidera acquistare un veicolo di fascia di prezzo pari o inferiore a 45.000 Euro iva esclusa e inquinante tra 21-60 g/Km CO2 gli incentivi scendono a 6.000 Euro (con rottamazione) e 3.000 Euro (senza rottamazione).

Gli incentivi nel 2022

Nel 2021 le immatricolazioni auto sono state il -37,4% rispetto al 2019.

In Europa, complessivamente, le immatricolazioni registrate a Gennaio 2022 sono state il -6% rispetto allo stesso periodo del 2021.

E’ evidente quindi quanto questo settore, che vale circa il 16% del PIL Nazionale Italiano stia subendo una forte crisi (aggravato poi dalla mancanza di componentistica elettronica e altre materie prime per la produzione).

Le linee di Governo del 2022 sono quindi entrate anche nel merito di questo settore, che resta strategico per l’economia del nostro Paese.

Nel decreto Energia emanato qualche giorno fa (definito anche decreto “caro-bollette”) ha previsto uno stanziamento di 800 milioni per il 2022 a sostegno degli acquisti di veicoli non inquinanti.

Dal 2023 al 2030 sono previsti 1 Miliardo all’anno.

I criteri di assegnazione dei bonus sono ancora da chiarire.

E’ però evidente che seguiranno le linee guida Europee in tema di utilizzo del piano del PNRR e che quindi questi incentivi saranno associati all’acquisto di veicoli elettrici, ibridi o basso impatto di emissioni di CO2.

Ci riserviamo di riprendere questo argomento più avanti non appena saranno emersi maggiori informazioni: previste in un prossimo decreto governativo ad hoc.