La moto fuori dal letargo: i controlli dopo l’inverno

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Dopo il lungo letargo invernale la primavera riporta luce, caldo e desiderio di ricominciare a utilizzare la moto.

Questa potrebbe aver trascorso molte settimane al chiuso perciò sono necessarie una serie di accortezze e operazioni che precedono la ripresa del godimento in sella alla nostra due ruote.

Ecco le buone pratiche da attuare prima di ripartire:

  1. Spostare la moto ma senza accenderla. La prima utile operazione è togliere il telo di copertura e spostarla fino a raggiungere una zona molto luminosa. Questo ci consente anche di ascoltare, mentre la spostiamo, se tutto gira bene o se sentiamo rumori strani.
  2. Lo stato della carrozzeria. La seconda utile operazione è controllare se la carrozzeria sia in buono stato o ci sono macchie di ruggine, scrostamenti di vernice o macchie d’olio sul pavimento o sulla meccanica.
  3. Controllo della batteria. Se durante l’inverno la moto era collegata a un mantenitore di carica allora non c’è alcun problema: questo dispositivo, infatti, dovrebbe aver effettuato cariche regolari per mantenere il livello sempre accettabile e la batteria, perciò, in buone condizioni. Se non avete sfruttato il manutentore ma avete staccato la batteria questa probabilmente è in buono stato. In tutti gli altri casi questa potrebbe essere scarica (colpa anche della qualità scadente del piombo di oggi) perciò si rende necessario procedere alla ricarica. In tutti i casi è importante un controllo anche dei cavi.
  4. La accendiamo? Procediamo con la messa in moto: verifichiamo se l’acceleratore torna liberamente. Quindi tiriamo lo starter, se presente, giriamo la chiave su ON e andiamo in moto mantenendo il motore al minimo e ascoltando con attenzione che non ci siano suoni strani.
  5. Controllo della catena. Dopo il letargo invernale la catena potrebbe essere arrugginita o incrostata con sporcizia. Oltre al controllo di tensione e usura sarà necessario verificare la lubrificazione. Ma se le condizioni delle maglie non consentono una verifica possiamo procedere a pulire con petrolio bianco e poi ingrassare. Le maglie hanno certamente necessità di un controllo: dobbiamo farle girare attorno alle mani, poi avanti e indietro verificando che siano parallele. Se c’è troppo gioco (nel caso di una moto con più di 30.000 km) potrebbe essere necessario sostituirla. In questa fase controlliamo sempre che la catena non rovini il cerchio posteriore.
  6. Controllo fari. Verifichiamo che tutte le lampadine funzionino correttamente (fari, frecce e targa). 
  7. Controllo dell’olio (con la moto in piano e il motore freddo). L’olio (si verifica, come nelle auto, che il livello sia compreso tra il livello minimo e quello massimo. Il controllo si esegue attraverso la classica asticella o la finestrella presente sul carter). L’operazione è differente a seconda della tipologia di motore (due tempi o quattro tempi): se si accende la spia che esige un rabbocco è consigliabile il lubrificante consigliato dal costruttore.
  8. Controllo liquido di raffreddamento.
  9. Controllo pinze freni. E’ una verifica fondamentale. Osservando con accuratezza attraverso la pinza,controlliamo che sia presente adeguato materiale d’attrito.
  10. Controllo liquido circuito frenante (potrebbero esserci bolle d’aria).
  11. Controllo pneumatici. Verifichiamo che abbiano almeno 1 mm di battistrada (0,5 mm nel caso di un ciclomotore) e verifichiamo la pressione (al primo test verificare che non siano troppo sgonfi).
  12. Controllo (se la moto è su un cavalletto che lascia libero il posteriore) freno anteriore e posteriore, verificando che dopo il rilascio le ruote riprendano a girare.

Se è andato tutto come da programma e non si sono verificati imprevisti possiamo partire per un breve giro (se l’assicurazione è stata riattivata). 

Durante il moto controlleremo:

  1. Innanzitutto la nostra perizia di guida
  2. Nuovamente la pressione delle gomme presso un distributore insieme allo spessore del battistrada e la presenza di difetti o abrasioni
  3. Nuovamente la catena.

Per maggiori informazioni rivolgetevi agli esperti di ICMA:

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