AUTO ELETTRICA: COSTI DI RICARICA PIU’ CHE RADDOPPIATI IN UN ANNO

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MA C’È CHI NON E’ D’ACCORDO SUI METODI DI CALCOLO

Secondo un’indagine svolta dal portale Facile.it nell’ultimo anno i costi di ricarica di un’auto elettrica sono aumentati in modo vertiginoso al confronto con gasolio e benzina. Non tutti, però, sono d’accordo con il metodo di calcolo. Facciamo chiarezza sull’argomento.

In questo articolo parleremo di:

  1. Cosa è successo nell’ultimo anno ai costi di ricarica di un’automobile elettrica?
  2. Quale metodo è stato utilizzato da Facile.it  per l’indagine sull’aumento dei prezzi?
  3. Quali risultati sono emersi dalle simulazioni sui costi di ricarica?
  4. Chi non è d’accordo con il metodo di calcolo e perché? Con quali motivazioni?

COSA È SUCCESSO NELL’ULTIMO ANNO AI COSTI DI RICARICA DI UN’AUTO ELETTRICA?

Negli ultimi anni l’aumento del prezzo dei carburanti tradizionali da un lato (benzina, gasolio, GPL e metano) e il problema cruciale del cambiamento climatico dall’altro (e pure per una questione di curiosità) hanno influito sulle scelte d’acquisto dell’auto e rafforzato l’interesse verso l’elettrico. La parte più ambientalista degli automobilisti ha optato per una scelta radicale e ha acquistato un veicolo “full electric” cioè alimentato solo con motore a batteria. Prima dello scoppio (fine febbraio) della guerra tra Russia e Ucraina il costo di una ricarica era basso e conveniente ma la crisi energetica innescata dal conflitto ha fatto schizzare i costi di ricarica. Il sito web Facile.it, i, ha eseguito una simulazione e calcolato che nell’ultimo anno, in media, il prezzo per ricaricare le batterie di un veicolo elettrico è aumentato del 161%, pari a oltre due volte e mezzo.

QUALE METODO HA SCELTO FACILE.IT PER LA SUA INDAGINE SULL’AUMENTO DEI PREZZI PER LA RICARICA?

Il portale ha effettuato una simulazione per valutare i costi di rifornimento di alcuni modelli elettrici, di segmenti di mercato differenti, e li ha messi a confronto con altri simili ma alimentati a benzina o gasolio (abbiamo recentemente parlato del nuovo bonus all’80% per l’installazione delle colonnine in abitazione o condominio . Sono stati presi in esame i costi di ricarica secondo le tariffe dell’elettricità in vigore nell’ottobre 2021 (applicati a una colonnina casalinga) e fino a poche settimane fa. Nel caso dei carburanti classici la valutazione è stata fatta sui prezzi in vigore a fine settembre 2021 e fine settembre 2022.

QUALI RISULTATI SONO EMERSI DALLE SIMULAZIONI DI FACILE.IT?

La situazione attuale è in continuo divenire a causa dell’arrivo del freddo e della variazione dei prezzi. Facile.it ha riportato i costi di un pieno con i prezzi attualmente in vigore (per confronto: nel novembre 2021 il prezzo di un litro di gasolio era di circa. 1,59€; il prezzo di un litro di benzina era di circa 1,72€ e il costo medio dell’elettricità era di 0,225€ per Kw).

Segmento B. Considerando un’utilitaria con potenza tra 100 e 140 Cv e unA percorrenza di mille chilometri il motore Turbodiesel risulta oggi il più economico poiché la spesa per un pieno è di circa 71€. Nel caso di un motore a benzina la spesa è superiore: circa 83€. La versione elettrica è la più dispendiosa: servono 85€ di elettricità.

Segmento C. Considerando un’auto più grande e con potenza di 130-150 cavalli la spesa più bassa per un pieno è ancora a favore del gasolio (77€). Per il modello a benzina si spendono 88€ e per la versione elettrica la spesa è di 80€.

Segmento D. Nell’ultimo caso, con una potenza variabile tra 250 e 286 Cv di potenza, il pieno di energia elettrica risulta il più economico (99€) mentre sono richiesti 108€ per un pieno di gasolio e ben 124€ per uno di benzina.

Facile.it afferma: “L’indagine, in definitiva, ha evidenziato che un anno fa il carburante elettrico era nettamente il più economico. A causa degli aumenti del prezzo dell’energia, invece, oggi non solo non è più così, ma addirittura, in alcuni casi, per rifornire un’auto elettrica si spende di più rispetto ad una vettura tradizionale. E se anziché ricaricare dalla presa di casa ci si volesse attaccare ad una colonnina su strada, i prezzi sarebbero ancora più elevati”.

C’È CHI NON È D’ACCORDO CON L’INDAGINE DI FACILE.IT RISULTATI. PERCHÉ?

Motus-E, l’associazione che raccoglie le aziende dell’Automotive impegnate nella transizione verso l’elettrico afferma che “questi risultati rappresentano solo una visione parziale della realtà. È per questo che riteniamo che i risultati siano fuorvianti per i consumatori e le imprese.

Il costo dell’elettricità su cui si basano i calcoli di Facile.it fa riferimento solo a quella acquistata da un privato e sottoposta a continue oscillazioni. Ciò non tiene in considerazione né coloro che hanno una tariffa bloccata, né coloro (ormai sono quasi un milione) che, grazie a un impianto fotovoltaico, azzerano o abbattono i costi dell’energia. Nell’indagine, inoltre, non si fa cenno a chi usufruisce di una tariffa flat per la ricarica pubblica, ovvero di un abbonamento in cui, a fronte di una spesa fissa, è offerto al cliente un pacchetto di ricarica (utilizzabile anche in roaming tra i principali operatori). Con questa formula, infatti, le tariffe sono più basse perciò, riferite all’indagine, i costi si abbassano molto: se ricalcoliamo con questi dati anche la casistica del segmento B otteniamo solo 55 € di costi invece di 85 €, a fronte degli 83 € per la benzina e dei 71 € per il diesel.

Sottolineiamo anche che i prezzi dei carburanti tradizionali sono stati scelti in un periodo diverso, rispetto al quale sono già saliti di un ulteriore +4 e +8%.

Ricordiamo inoltre che attualmente il valore dei prezzi dei carburanti tradizionali è ancora fortemente scontato (di circa il 47%), altrimenti oggi saremmo agli stessi prezzi di marzo (circa 2,16 €/l per il gasolio) e a giugno avremmo superato i 2,3 €/l, mentre l’energia elettrica ha beneficiato solo dell’esonero degli oneri di sistema, pari a circa 0,04€/kWh, paragonabili a circa il 6% dell’attuale prezzo.

Dobbiamo infine rammentare che la maggior parte delle persone che utilizzano spesso le colonnine pubbliche sono proprio quelle che sottoscrivono abbonamenti flat.

Riassumendo:

  • Il sito web Facile.it ha fatto un’indagine sull’andamento dei costi di ricarica di un’auto elettrica nell’ultimo anno.
  • L’indagine si è basata su una simulazione che ha voluto verificare come sono andati i prezzi dell’elettricità per la ricarica al confronto con benzina e gasolio.
  • Il punto centrale dell’indagine è una simulazione svolta su tre modelli, rispettivamente appartenenti al Segmento B, C e D, ed equipaggiati con motore a benzina, Turbodiesel ed elettrico.
  • Il risultato è stato la verifica dei costi di rifornimento oggi in confronto a quasi lo stesso periodo del 2021 (per facilità di analisi nel testo vi indichiamo alcuni prezzi medi del novembre dell’anno scorso)
  • Facile.it conclude che il costo di un pieno di elettricità in un anno è aumentato del 161% rispetto allo stesso fatto con i carburanti tradizionasli.
  • L’Associazione Motus-E non condivide questo risultato e, punto per punto, smonta i risultati prodotti dall’indagine di Facile.it.
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