Quanto costa ricaricare la batteria dell’auto elettrica?

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L’auto elettrica cambia la nostra prospettiva: da benzina, gasolio, metano o GPL il carburante diventa l’elettricità. Si modifica anche la visione del consumo da “l/100km” (o kg/km nel caso del gas) a kW/h e del rifornimento: da Euro/litro (o kg/km nel caso del metano) a € per kilowatt/ora.

La domanda, perciò, è cruciale: quanto costa ricaricare le batterie di un’auto elettrica?

Ricarica della batteria Auto Elettrica

Un nuovo modo di considerare la “potenza”

Un motore a combustione e uno elettrico esprimono la potenza in kilowatt (la moltiplicazione kW x 1,357 dà la potenza in cavalli). La batteria, invece, ha una potenza misurata in kilowatt per ora (kWh) pari, cioè, alla capacità stoccata in essa o quantità di carburante elettrico che contiene. Significa, ad esempio, che a parità di peso, motore e utilizzo un’auto con batteria da 64 kWh ha maggiore autonomia di una da 40 kWh.

Un nuovo modo di considerare Il consumo

Nelle automobili con motore a combustione misuriamo il consumo in termini di “litri consumati ogni 100 km percorsi” (oppure kg di metano). In un veicolo a batteria ragioniamo per kWh/100 km cioè quanti “litri elettrici” sono consumati per percorrere 100 chilometri. Più il numero è basso, più efficiente è l’auto e minore è il prezzo alla colonnina per la ricarica (la re-immissione di litri elettrici) o il costo della bolletta della luce se abbiamo un impianto privato.

Le modalità di ricarica dell’auto elettrica

Quando l’elettricità contenuta nelle batterie si sta esaurendo (queste sono posizionate sotto il vano di carico del bagagliaio o sotto il pavimento dell’abitacolo) le ricarichiamo alla colonnina, alla Wallbox privata (in box, nel cortile dell’ufficio, in giardino) o alla presa di corrente. L’elettricità immessa nelle batterie aumenta più o meno velocemente (secondo la loro capacità di ricarica) accorciando così il tempo della ricarica stessa. Ciò avviene se le batterie del veicolo hanno una “elevata” potenza di ricarica.

Quanto dura la ricarica della batteria dell’auto?

Il tempo che le batterie impiegano per recuperare la massima carica è funzione di quattro fattori:

  1. potenza dell’impianto da cui preleviamo la corrente. Questo valore dipende, a sua volta, dalla potenza della rete elettrica. Se ricarichiamo in una fascia oraria in cui la rete è molto sfruttata probabilmente la corrente passerà nelle batterie più lentamente e allungando i tempi.
  2. capacità della batteria (pari ai “litri elettrici” che essa contiene)
  3. Potenza del caricatore a bordo dell’auto
  4. energia disponibile

Il tempo varia, di norma, da 6 a 8 ore di un impianto domestico a pochi minuti nel caso di una colonnina “ultra fast” con elevata potenza

Come si calcola il costo della ricarica dell’auto elettrica?

Il prezzo dipende da vari fattori: costo dell’elettricità, fascia di tariffazione della giornata, tipo di ricarica (nell’universo dell’auto elettrica si distingue tra Corrente alternata “CA” e corrente continua “CC” o “DC”), capacità delle batterie, tipo di presa…. Come il prezzo di benzina o gasolio è calcolato in €/Litro, così la tariffa elettrica è calcolata in €/kW. A titolo di esempio: la Dacia Spring ha un pacco batterie da 27,4 kW/h (è, perciò, di piccole dimensioni), la Fiat 500e da 42,5 kW/h, la Kia Ev6 da 72,5 kW/h e una BMW iX ha un pacco batterie da oltre 100 kW/h.

Ricarica della batteria a basso costo, ricarica a prezzo elevato: come si valuta?

Ricaricare presso un impianto domestico o presso un qualsiasi impianto esterno costa poco poiché la potenza di ricarica (e quindi il tempo necessario a reimmettere elettricità) è bassa. Su un gradino superiore troviamo le cosiddette colonnine “Quick” (in Italia sono il 95% delle infrastrutture), con costi ancora relativamente bassi. Quindi ci sono le tipologie di colonnina Fast e Ultra-Fast con potenze di ricarica da 45 fino a oltre 300 kW. Questi impianti ricaricano quasi completamente le batterie in poche decine di minuti (con cavi speciali e tecnologie particolari) ma hanno, naturalmente, costi più elevati.

Ricarica della batteria a consumo senza abbonamento: il costo

La ricarica a consumo, cioè quel tipo di ricarica libero, senza obblighi di acquisto e di rinnovo di pacchetti pre-determinati, varia da circa 0,40€ a 0,72€ al kW, a cui si aggiunge una “tariffa di occupazione” della colonnina. Ecco un esempio calcolato ipotizzando di arrivare alla colonnina con il 20% di carica delle batterie e ripartire con il 90% di nuova carica:

  • Nissan Leaf con Enel X, 28,42€ in 8 ore e 10 minuti (49 kWh ricaricati)
  • Renault Zoe con BeCharge, 18€ in 2 ore (40kW ricaricati)
  • BMW i3 con NextCharge, da 16€ a 19€ in 3 ore (32 kW ricaricati)
  • Tesla Model 3 con evWay, 32€ in 5 ore e 30 minuti (60 kW ricaricati)

La ricarica della batteria auto in abbonamento

Se scegliamo questa filosofia significa che individueremo l’operatore che risponde alle nostre esigenze. I principali sono A2A Acea, Be Charge, Duferco Energia, Enel X Way, Ionity e Tesla Supercharger. Acquistiamo una “ricarica di Kilowatt” secondo una spesa fissa mensile e accediamo alla colonnina per ricaricare l’auto scegliendo la velocità di ricarica. Qualche esempio: A2A fornisce abbonamenti a un costo mensile tra 16 e 60€ (fino a un costo di 0,33€ per ogni kW usato). Enel X Way fornisce una tariffa Pay-per-use o abbonamenti con una cifra fissa mensile in ragione dei kW/h utilizzati o della capacità delle batterie (si arriva fino a 0,31€). ACEA, infine, applica una cifra fissa per la prenotazione della colonnina e due importi a seconda della velocità di ricarica. Mette infine a disposizione una e-mobility card per ricaricare su tutte le sue colonnine.

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