DECRETO MINISTERIALE N. 214
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COSA CAMBIERA’ NEL 2018 CON LA DIRETTIVA EUROPEA 2014/45?
Tutti gli operatori attendevano la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Ministeriale n. 214 che recepiva la Direttiva Europea 2014/45. La Direttiva doveva apportare importanti modifiche al sistema della Revisioni periodiche delle auto, parificando, almeno in alcune parti i comportamenti comunitari oggi in essere.
Praticamente quasi nulla di questo è accaduto.
Il Decreto Ministeriale, entrerà in vigore il 20 maggio 2018.
La prima novità riguarda l’introduzione del certificato della Revisione che sarà rilasciato in copia cartacea dal Centro di Revisione alla persona che porterà la vettura alla revisione.
Il certificato dovrà contenere i seguenti dati: numero di telaio, data di immatricolazione, luogo e data del controllo, lettura del contachilometri al momento del controllo, categoria del veicolo, carenze individuate e livello di gravità, risultato del controllo tecnico, data del prossimo controllo, ragione sociale del centro che ha effettuato il controllo e firma del responsabile tecnico del centro.
Assume particolare importanza il dato sul chilometraggio del veicolo che deve essere riportato dal certificato di revisione, tale dato infatti non andrà solo comunicato alla Motorizzazione Civile ma, andrà comunicato anche all’automobilista. Dal 2018 infatti la manomissione del contachilometri del veicolo sarà punito ai sensi del Codice della Strada, per ora con un’ammenda di € 85,00.
L’altra modifica, del Decreto Ministeriale, riguarda una figura fondamentale per il centro revisione, il Responsabile Tecnico, si parlava di una figura terza, esterna al centro, alla fine sembra essere stata abbandonata questa strada. Però non è ancora chiaro se potrà ancora essere il titolare del centro revisione stesso, questo al fine di evitare, il più possibile, un conflitto d’interessi. Si palesa la prospettiva dell’istituzione di un “organismo di supervisione” che dal 2023 avrà il compito di verificare il rispetto dei requisiti dei locali, delle attrezzature, della formazione degli ispettori, dell’esito delle revisioni.
Non è stata invece apportata alcuna modifica alla Tariffa Ministeriale per le operazioni di revisione che, ricordiamo oramai è ferma da 8 anni.
Non viene cambiata nemmeno la cadenza della revisione, si era paventata una sua modifica, che resta dopo 4 anni dalla prima immatricolazione e poi ogni due anni.
Non mancheremo, visto che alcuni provvedimenti toccheranno direttamente i Centri, nei prossimi mesi di approfondire i contenuti i questo Decreto Ministeriale.