Guida alla scelta dei Box portatutto e ai portabici

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La fine dell’emergenza per coronavirus ha rimesso l’Italia in movimento e i giorni di Pasqua sono stati “l’assaggio” di questa nuova libertà, in vista delle vacanze estive. In vista di quel momento diventa quindi importante conoscere le opportunità legate alla Logistica dei Bagagli.

Se non abbiamo un SUV di cinque metri il baule potrebbe non bastare: il trasporto di numerosi bagagli, oggetti ingombranti o le biciclette potrebbero costringere a trovare alternative per il carico. La soluzione potrebbe essere sfruttare il tetto o il portellone per il montaggio di un box auto o un portabici. Facciamo, allora, un po’ di valutazioni.

Il portapacchi

È un cesto metallico agganciato all tetto e in cui riporre oggetti. Il codice della Strada non pone limiti di carico precisi. Valgono alcune regole generali:

  • L’omologazione dell’auto determina la massa massima trasportabile e il carico massimo ammissibile
  • altezza della sagoma del carico non superiore a 4 metri
  • Larghezza massima non eccedente 255 cm (specchietti esclusi).
  • lunghezza totale (compresi organi di traino) non superiore a 12 metri

Per quanto riguarda il carico la legge dice che:

  • In senso longitudinale non deve sporgere (sul lato posteriore) per più di 3/10 della lunghezza del veicolo (e ci deve essere apposito cartello rosso riflettente)
  • Non deve sporgere, in senso orizzontale, più di 30 cm dalle luci anabbaglianti (anteriori e posteriori) 

Il Box portatutto da tetto

Prima di valutare questo accessorio occorre sapere che:

  • Il consumo aumenta (anche fino al 20% in più)
  • Se l’auto ha il tetto apribile il portatutto può trasportare un peso inferiore rispetto a un tetto rigido

Questo accessorio può essere di due tipologie: 

  • Portatutto morbido. È una specie di sacca assicurata al tetto con cinghie. È una soluzione per i viaggi brevi, utilizzata ogni tanto, pratica ed economica. I vantaggi: è pieghevole, comodo da conservare e costa poco. Gli svantaggi: non ha la robustezza di un portatutto rigido, non garantisce protezione contro acqua e neve ha una durata inferiore. Se lo valutiamo dobbiamo analizzare bene la qualità di cinghie di sicurezza e cerniere di apertura.
  • Il portatutto rigido. È più pesante e più costoso ma assicura più elevata protezione e sicurezza.

Il box portatutto rigido

È conosciuto anche come travel box o baule da tetto. Ha una forma aerodinamica, studiata per salvaguardare sicurezza e consumo, e chiusura ermetica. Il portatutto rigido si aggancia alle barre del tetto attraverso attacchi specifici. Si tratta di un prodotto universale, compatibile con pressoché ogni tetto, fissato a questo e centrato con ganci solidi. Nella scelta di questo prodotto dovremo verificare e valutare:

  • dimensione del tetto (facendo attenzione se il box sporge). È consigliabile scegliere l’accessorio che si adatti perfettamente al tetto dell’auto.
  • Peso massimo di carico in kg (Una Fiat Panda sopporta circa 60 kg, una Range Rover Sport tiene anche 100 kg). È riportato nel libretto di istruzioni e si calcola sommando il peso delle barre portatutto, il peso del box da vuoto e il peso degli oggetti che verranno caricati. Il peso totale del carico presente sul tetto è fondamentale: permette di tarare la pressione delle gomme e viaggiare in sicurezza.
  • Capacità/ dimensioni. L’ingombro del portatutto dipenderà dall’utilizzo che ne faremo (attrezzature sportive oppure bagagli che non entrano in baule). Potrebbe essere utile prendere un unico portatutto o due portatutto piccoli. Più è grande e maggiore sarà la difficoltà nel montarlo o rimuoverlo.
  • La forma (se trasportiamo sci, tavole da surf o snowboard avrà una forma bassa e allungata. Se caricheremo altri bagagli avrà una forma compatta).
  • Se (o cosa) caricheremo a fianco del box (una bicicletta, un kayak…)
  • Lato di apertura (destro, sinistro o entrambi)
  • Sistema di sicurezza (in alcuni modelli la chiave non è estraibile se il baule dell’auto è aperto).
  • Dove lo conserveremo durante l’inverno (ci sono modelli con un sistema di carrucole in dotazione: lo monteremo sul soffitto del nostro garage così il box resta sospeso).

Il portabici

Questo accessorio si suddivide in due grandi categorie:

  • Portabici da tetto. A sua volta si suddivide in due sotto-categorie
    • Portabici agganciato al telaio. Si monta sulle barre portapacchi e offre il vantaggio di un ottimale fissaggio al telaio dell’auto. In questo caso la ruota anteriore della bici deve essere smontata e agganciata al supporto. Di solito è presente una canalina regolabile in cui è alloggiata la ruota posteriore.
    • Portabici con sistema di aggancio alla forcella. 

I vantaggi di questo sistema sono il prezzo contenuto e la visuale posteriore libera. Gli svantaggi sono l’aumentata altezza dell’auto (che si scuota di più), e la difficoltà di carico

  • Portabici posteriore. Di solito si tratta di accessori concepiti per uno specifico modello. Lo svantaggio principale è che quelli universali (i cosiddetti “compatibili”) potrebbero non adattarsi alla nostra automobile. Il portabici, in questo caso, è ancorato:
    • Sul portellone (ne possono, di solito, essere ancorate fino a quattro). Il limite di questa soluzione è la riduzione di visuale attraverso il lunotto e questo può creare problemi anche in manovra o parcheggio. I vantaggi sono il mantenimento dell’aerodinamicità dell’auto e la maggiore facilità di montaggio
    • Al gancio di traino dell’auto. Questo accessorio rende la predisposizione del gancio traino indispensabile. Il principale vantaggio è che questo tipo di attacco permette che portabici e lunotto non vengono a contatto. Gli svantaggi sono una certa complessità di montaggio, la sopraccitata esigenza del gancio traino stesso e la necessità del supporto per la targa. Inoltre il terminale di scarico può entrare in contatto con la bicicletta e arrecare danni. L’ideale, quindi, è scegliere un gancio traino che permetta di posizionare la bici più lontano e più in alto rispetto allo scarico dell’auto
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