COME SALVARE LA BATTERIA DELLA MOTO?

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Come gestire la batteria nei periodi di inutilizzo della moto per evitare che si deteriori?

Con l’avvicinarsi delle giornate di tempo instabile e freddo, di pioggia, ghiaccio e neve, si avvicina anche quel triste momento dell’anno nel quale la nostra moto resta più a lungo parcheggiata, in attesa di tornare al più presto su strada a sgranchire le bielle.

Va pure detto che autunno e inverno sono anche mesi eccezionali per fare un po’ di sana e buona manutenzione.

E, ovviamente, per mettere in pratica anche diverse accortezze per mantenere al meglio la moto.

Una delle componenti più sensibili all’inattività è certamente la batteria.

La batteria infatti tende a deteriorarsi molto velocemente se resta per troppo tempo inattiva.

Ci sono (almeno) 3 vie per lavorare sulla buona manutenzione delle batterie delle moto.

Uno dei sistemi più interessanti per avere una moto subito prestante alla sua riaccensione è il Mantenitore di Ricarica.

Questo strumento eccezionale, permette di prolungare la durata della batteria, pensate anche se la moto è lasciata in garage molto freddi (anche sottozero).

Il Mantenitore misura la carica della batteria e la mantiene carica: eroga solo ciò di cui la batteria ha bisogno, senza sovraccaricarla o sottocaricarla.

E’ sufficiente tenere collegato il Mantenitore di Ricarica alla corrente elettrica domestica e connetterlo alla batteria della moto, tramite i coccodrilli oppure tramite degli occhielli (a seconda del modello in commercio), senza dover smontare nulla: potrete lasciare la batteria inserita nel vano della moto, senza scollegare nulla.

La seconda strada privilegiata per la buona manutenzione della batteria della moto è quella di mantenere la moto in utilizzo per evitarne il deterioramento.

Sarebbero infatti sufficienti anche alcuni minuti di accensione della moto, magari per un breve tragitto, per evitare complicazioni. Questo è utile ed è valido se ripetuto con costanza almeno una volta ogni 10 giorni.

La terza via consiste nel procedere con la rimozione dei cavetti, prelevare la batteria dal vano e riporla in un ambiente asciutto e protetto dalla polvere, conservando in questo modo la batteria il più possibile.

Un’altra attenzione può essere quella di cospargere un velo di grasso sui morsetti per mantenere lontani rischi di cortocircuiti e scariche repentine.

Tutto questo è necessario per evitare che avvengano reazioni nell’elettrolita (il liquido presente nella batteria) con gli elettrodi. Quindi in sostanza che la batteria non si consumi e non si creino ossidazioni a livello dei morsetti.

Se avete batterie non sigillate, una seconda operazione da svolgere è verificare il livello di elettrolita: questo non deve mai lasciare scoperti gli elettrodi all’interno. Infatti, se le piastre rimangono scoperte, si formano ossidi che portano al cortocircuitarsi degli elementi danneggiando la batteria, con il conseguente fastidio di una sua necessaria sostituzione.

Un ultimo passaggio richiede il controllo dei livelli di ricarica.

Ogni batteria ha processi di scarica e carica che avvengono anche quando la moto non è utilizzata.

Questi cicli di scarica-carica hanno una certa durata di vita e sono quelli che destinano le batterie, tutte, all’inevitabile scaricamento completo.

Se, in questi processi di scarica-carica, il processo di scaricamento eccede una certa soglia, il processo di ricarica riuscirà ad arrivare ad un livello massimo, più basso del  massimo livello di carica possibile.

In questo caso, quello che si può fare è ricaricare la batteria almeno una volta al mese per alcune ore. Se siete favorevoli a questo principio, suggeriamo allora di passare direttamente al Mantenitore di Ricarica.

Una segnalazione ulteriore riguarda le batterie non sigillate: esse contengono al proprio interno un liquido acido che, sia nel caso in cui la batteria si dovesse danneggiare, sia nel caso della procedura di ricarica, possono dare luogo allo sviluppo di gas infiammabili. Si suggerisce di chiedere maggiori informazioni al personale tecnico di fiducia (venditore o elettrauto) per eseguire questa operazione.

Da tenere ben presente però c’è anche il fatto che le batterie di ultima generazione hanno fatto grossi passi avanti sotto questo profilo ed è quindi bene sincerarsi con il proprio venditore di fiducia o dal proprio elettrauto su quale sia il giusto comportamento da tenere per la corretta conservazione.

Insomma, con alcuni passaggi ben seguiti si potrà allungare la vita alla batteria della moto, senza incombere nella necessità di doverla sostituire alla prossima primavera.

Va comunque sottolineato che le batterie non durano in eterno, ma si possono mantenere efficienti per alcuni anni, se ben gestite.

 

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