Un’auto su tre ha la revisione scaduta e le gomme lisce

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Il lungo periodo della pandemia ha provocato una forte contrazione dell’Industria automobilistica, con una riduzione della propensione al ricambio dell’auto ma anche alla corretta manutenzione del veicolo. Sono i risultati dell’indagine “Vacanze Sicure” condotta dal Servizio Polizia Stradale, in collaborazione con Assogomma, su quasi 13.500 vetture in questi ultimi mesi. I controlli si sono concentrati sullo stato delle gomme, primo e più importante parametro per valutare il buon funzionamento. Secondo i dati rilevati dall’indagine emerge uno scenario molto negativo: dal 2011 le automobili con pneumatici non conformi sono triplicate. Il dato, perciò, è allarmante e conferma che il parco circolante in Italia è molto vecchio, con inevitabili conseguenze sul livello medio della sicurezza dei veicoli. Lo studio rileva anche una diffusione significativa di auto con gomme non omogenee o prive di omologazione.

I dati dello studio sui veicoli con pneumatici deteriorati

Il campione ha riguardato automobili con un’età media di 9 anni e 10 mesi. Oltre il 60% di queste ha un’età media di dodici anni e tre mesi; di queste molte non sono in regola con la revisione. Per quanto riguarda le problematiche individuate sui pneumatici lo studio evidenzia che sulle nostre strade esiste una percentuale rilevante di auto con problemi alle gomme. Questo è il risultato di un problema di età e di scarsa manutenzione:

  • nel 9% dei casi sono stati trovati pneumatici lisci (con uno spessore del battistrada inferiore alla misura di 1,6 mm stabilito dalla legge);
  • Le auto con meno di dieci anni hanno problemi di pneumatici nel 25% dei casi;
  • Le auto con più di dieci anni presentano problemi ai pneumatici nel 40% dei casi.

Quasi il 5% del campione analizzato presenta un “equipaggiamento non omogeneo”. In sostanza una fetta dei veicoli analizzati monta pneumatici di marche o modelli diversi sullo stesso asse oppure equipaggia pneumatici invernali sull’asse di trazione e pneumatici estivi al posteriore creando un “equipaggiamento misto”.

Nel primo caso si viola la legge, nel secondo è un comportamento azzardato poiché il comportamento del veicolo è molto diverso dalla normalità. Questa mancata conformità, rileva l’indagine, è in aumento. Nel 2011 ogni dieci auto controllate una montava pneumatici non conformi. Oggi il numero è più che triplicato.

Le conclusioni di Assogomma su questa indagine

Così spiega il Direttore di Assogomma Fabio Bertolotti presentando i risultati dell’indagine: “I veicoli con meno di dieci anni hanno problemi ai pneumatici (inclusa la mancata revisione) in un controllo su quattro. Per i veicoli con oltre dieci anni la percentuale sale al 40% del campione, cioè due auto su cinque. È evidente che gli incentivi non sono sufficienti a stimolare il rinnovo del parco circolante, che continua a invecchiare perché gli italiani non hanno sufficienti disponibilità economiche. Quindi è necessario prevedere incentivi per la manutenzione dei veicoli, con particolare attenzione per i dispositivi fondamentali per la sicurezza, come pneumatici e freni. Nei mesi scorsi si era ventilata l’introduzione di un bonus per l’acquisto di pneumatici auto di classi A o B, ma poi questa agevolazione è stata ritirata per mancanza di fondi. Ma contestualmente il Governo si è impegnato a concedere questi incentivi. Speriamo che questa promessa venga onorata al più presto nell’interesse di tutti”.

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